Sabato scorso è stato presentato il candidato sindaco della coalizione che attualmente sta sorreggendo l’amministrazione guidata da Pippo Cannata.

L’auditorium Carta pieno fino all’inverosimile , quasi cinquecento persone hanno affollato l’ex cinema al punto tale da non trovare posti a sedere.

Un bel colpo d’occhio in virtù di una scenografia che pubblicizzava Peppe Carta quale candidato Sindaco della coalizione, ma c’era tante gente di fuori, le cosi dette truppe cammellate.

Avevo deciso di non scrivere nulla, rischiavo e rischio di poter essere fazioso, anche perché essendo interessato alle prossime amministrative, come tutti sanno sono il marito della dottoressa Mara Nicotra candidata Sindaco di Alternativa Libera, ma non posso non fare finta di nulla!

Qualcuno, ora,  si chiederà del perché ho ritenuto cambiare idea e far sapere ai Melillesi il mio punto di vista. D’altronde quando un giornalista scrive, si sa che all’interno dell’articolo mette le proprie impressioni, mette tutta la passione cercando di raccontare i fatti, quelli veri però!

Prima osservazione: tutti aspettavamo all’interno dell’ex cinema che qualcheduno spiegasse alla gente del perché Peppe Carta era stato designato candidato sindaco senza passare dalle primarie così come sbandierato ai quattro venti dai componenti del direttorio, i quali, avrebbero dovuto raccogliere le adesioni dei vari candidati a sindaco per poi passare a vere primarie per la scelta del più forte. Del più meritevole, del più carismatico. Questo era quello che si diceva da mesi. Invece, la giustificazione sentita è stata: “Siccome oltre al candidato Carta nessuno ha avuto il coraggio di metter la propria faccia, l’unico che lo ha fatto è stato Carta e pertanto lui sarà il candidato sindaco della coalizione”. Amen! tutti contenti. Ed avanti con le varie presentazioni dei candidati al consiglio.

Sicuramente avrete avuto modo di visionare il video che la coalizione ha fatto girare sui social, avete visto chi saranno i nuovi consiglieri comunali che si sono proposti

Seconda osservazione: nel susseguirsi dei vari interventi purtroppo abbiamo constatato che tra i nuovi che si sono susseguiti sono mancati personaggi interessanti. Capisco che non sono stati presentati i vecchi della politica, a parte la parola data all’inizio a Pippo Cannata, che comunque di interessante non ha proprio nulla e secondo la mia impressione, forse, per il bene della coalizione che lo sta sorreggendo, avrebbe fatto meglio a non parlare.

Cannata ha cercato in quelle poche cose che ha detto di far ricadere tutte le colpe della sua incapacità di amministratore su Pippo Sorbello , il quale, gli aveva permesso di diventare sindaco nel 2012.

La domanda che facciamo a Cannata stesso e che ci facciamo noi stessi è: “Ma Sorbello fino al 2012 era un illustre sconosciuto per Cannata oppure era molto provato e pertanto consapevole che Sorbello gli avrebbe creato la vita difficile?

Altra domanda: “Perché Cannata accettò di diventare il sindaco della coalizione di Sorbello se come è successo ne è diventato succube?Se non voleva correre questo rischio avrebbe dovuto candidarsi contr, come fecero Scollo, Ternullo ed Energica Baff. Cannata voleva vincere a tutti i costi lo ha fatto e ne è diventato succube, di che si lamenta? Altri lo hanno fatto ed hanno perso! Cannata scelse la via più breve ed oggi se ne rammarica. Cannata come dicevamo prima è privo di qualsiasi tipo di carisma e non ha avuto neanche la dignità quando venne sospeso di mettersi da parte. Ha voluto continuare per calcolo, in fondo da sempre era abituato a mangiare nello stesso scifo dove mangiava Sorbello! Questa è la verità!

La gente alle prossime elezioni giudicherà.

Gli elettori non avranno nessuna pietà e nel segreto delle urne assegneranno la vittoria sicuramente a chi ha avuto la capacità di mettersi contro Sorbello e che rappresenta veramente il nuovo.

Peppe Carta il candidato sindaco della coalizione “Uniti per Cambiare” rappresenterebbe il nuovo?  Certo che no. Carta è un giovane vecchio cresciuto tra le braccia di Iano Sbona e poi sol perché Sorbello gli procurò il posto, che ancora ricopre alla Isab, tradì Iano Sbona.

A questo punto bisogna raccontare la verità del perché nessuno ha partecipato alle primarie. Nessuno poteva partecipare perché Carta era stato blindato all’interno dell’amministrazione dal Sindaco di Priolo Antonello Rizza che, dovendosi candidare alle prossime regionali di ottobre 2017, ha preteso ed ottenuto che nessuno partecipasse alle primarie per mettere il suo candidato Carta a candidato sindaco.

I presenti alla Convention hanno potuto sentire l’appello fatto dallo stesso Peppe Carta al sindaco Rizza presente e seduto in prima fila, cioè quello di aiutarlo affinché la nostra cittadina potesse riavere il suo mare. (Dimenticando, molto probabilmente, a causa delle sue lunghe assenze da consigliere comunale, che nel 2015, da maggio a luglio, già la dott.ssa Nicotra, da assessore al ramo, nel giro di 15 giorni, aveva ottenuto dall’IRSAP (ex Consorzio Asi) la messa in sicurezza di tutta Marina di Melilli, progetto che avrebbe portato da li a poco alla bonifica e riqualifica dell’area in questione. Adesso, cavallo di battaglia del programma elettorale della Nicotra).

Altro che inchino della Concordia all’isola del Giglio, qui si ci è legati mani e piedi a Priolo, diventato comune con la cessione del nostro territorio nel lontano 1979.

La cessione di parte del suo territorio costiero a Priolo Gargallo che fu eretto a comune autonomo proprio nel 1979 portò alla perdita da parte della cittadina iblea di alcune delle industrie che furono assegnate al nuovo comune, nonché la popolosa frazione di San Focà. Contemporaneamente gli abitanti di Marina di Melilli furono costretti a trasferirsi in altre zone della provincia a causa dei gravi problemi ambientali provocati dai complessi industriali. Di Marina di Melilli oggi non resta di degrado con rifiuti di fabbriche dismesse, case abbandonate e sventrate.

Come si può definire tale appello? Solo con un aggettivo: vergogna! E questo Peppe Carta dovrebbe essere il nuovo primo cittadino? Il nuovo sindaco?

Il “Pantani” da lui stesso definitosi che diventa il novello (Sic), da noi, però, definito, scusateci ma lo devo proprio scrivere: “ Bimbo minchia”! Il bimbo minchia che, entrando nel ruolo di prossimo sindaco, è  convinto che ha già vinto. Mentre, se vede qualcuno che è vicino a lui, magari tra i compagni di lavoro, che fanno campagna elettorale per altri, diventa iracondo, nervoso, irascibile e minaccia tutti che se egli non sarà eletto sindaco li farà licenziare dalla Lukoil. Minchia che potenza! Ma cusì?

Fino a qualche giorno fa ne avevamo conosciuto uno, che nei vari consigli comunali ha minacciato tutti, adesso ne abbiamo scoperto un altro Peppe Carta, ma d’altronde da quale famiglia politica proviene Carta? Dalle famiglie Sbona e Sorbello!

Bisogna liberare Melilli, bisogna cacciare fuori la merda che regna in questa comunità. E’ arrivato il momento di far fuori politicamente tali personaggi iniziando da Sorbello e finendo con il Bimbo Minchia!

Commenti

commenti

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata