Riceviamo e pubblichiamo
I Soloni di casa nostra
I trenta anni di carcere che Meloni e Salvini ieri l’altro hanno sancito per gli scafisti avrebbe dovuto secondo loro bloccare le traversate del Mediterraneo dall’Africa a Lampedusa di gente disperata.
Il blocco delle navi ONG sempre secondo le leggi varate poco prima dell’altro ieri dall’intuito politico-poliziesco del duo Meloni – Salvini avrebbe dovuto dare un colpo al traffico dei migranti.
Solone, si sarà rivoltato nella tomba nel vedere la lungimiranza di un legislatore che spreca tempo a emanare leggi che non producono effetti e che provocano morti.
I trent’anni di carcere, avrebbero dovuto produrre l’effetto di bloccare nei porti africani le barche, perché nessuno avrebbe osato, secondo tali legislatori di prendere in mano un timone e quindi gli scassati gommoni non sarebbero più partiti.
Figuriamoci, non sarà il carcere a fermare le traversate.
Infatti, il sostanziale divieto sancito per le navi ONG di solcare il Mediterraneo avrebbe dovuto produrre l’effetto di bloccare le partenze dei migranti.
Per questa ragione, Solone si agita nella tomba per due motivi.
Come si è visto, gli arrivi dei migranti si sono triplicati, arrivano da noi qualcosa come mille extracomunitari al giorno;
Secondo, i naufragi sono diventati una costante con diecine e diecine di morti ogni giorno.
Per tale ragione, ci chiediamo, sarebbe avvenuta la strage di Crotone se ci fossero state le navi ONG pronte a trasbordare centinaia di persone assiepate tipo sardine su una sgangherata barca?.
E l’indomani, ci sarebbero stati i trenta morti al largo delle coste della Libia ?
E l’indomani ancora ci sarebbero stati i 22 morti del naufragio avanti le coste della Tunisia?
Sono tutti interrogativi che la coscienza di persone serene impone a ciascuno.
Davanti ad una tale situazione l’ineffabile nostro ministro degli interni ha lanciato un diversivo: e’ la brigata Wagner che Putin ha mandato in Libia che favorisce e protegge gli scafisti che organizzano i viaggi dei disperati africani.
Ma questa scusante è valida per Salvini, che era ministro degli interni, quando sbarcarono a Tripoli i cinque mila mercenari della Wagner?
Quello dei migranti da che c’è memoria storica è un fenomeno inarrestabile perché chi lascia la propria casa per l’ignoto vuol dire che è veramente disperato e nessuno può fermare un disperato che vive solo di speranza.
Non è con la repressione che si possono bloccare i viaggi della speranza.
Avv. Titta Rizza
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