Bisogna saper perdere, invece alcuni non accettano le sconfitte e a tutti i costi devono spacciare gli insuccessi e le sconfitte per  “vittorie”.

Si vince e si perde ovunque, non solo a Melilli ma anche in altre parti d’Italia. Ma a Melilli, più spesso che altrove, chi è vinto non accetta la sconfitta. Bisogna saper perdere racconta il declino, l’uscita di scena ma anche gli horror vacui di alcuni degli uomini più potenti del nostro Paese. Politici che sono stati alla guida di un partito o che hanno governato l’Italia per anni, che hanno avuto a disposizione soldi e voti. Che hanno regalato sogni e speranze e attirato invidie e diffidenze, e che hanno imparato a proprie spese che prima o poi, inevitabilmente, si devono fare i conti con i fallimenti di un progetto o la fine di una carriera.  Bisognerebbe farsene una ragione, ma purtroppo non sempre si ha l’intelligenza di capire i propri fallimenti e di conseguenza le proprie frustrazioni.

A Melilli, in questo ultimo periodo, la EURO TOUR, perduto tutti i ricorsi contro il comune di Melilli lo scorso 15 ottobre, e, di conseguenza, avendo dovuto ingoiare la pillola della sconfitta, sta cercando di far sapere ai propri sodali, non potendo vantare più nulla, poiché i ricorsi vantati gli sono stati respinti, il contrario di quello che è accaduto, cioè, vorrebbero far passare, millantando, la sconfitta del ricorso in vittoria.

In pratica, secondo EURO TOUR, si vorrebbe far credere che il comune abbia perso, spacciando i 29 mila euro offerti a loro come rimborso prima di iniziare il ricorso, a fronte delle richieste esose di EURO TOUR di oltre 100 mila euro.

Sulla questione, abbiamo sentito alcuni dirigenti comunali che ci hanno riferito diversamente.

I 29 mila euro spacciati dalla società come condanna da parte del C.G.A. al comune, non sono altro che i soldi offerti dall’amministrazione, prima dei vari ricorsi promossi e rifiutati dalla società.

Sulla questione siamo in possesso delle sentenze del CGA e della determina a firma del segretario generale Dott.ssa Loredana Torella.

Chiaro come i giudici del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Sicilia hanno chiamerete detto che quest’ultimo atteggiamento è stato un atto di malafede da parte del privato. 

Purtroppo nella vita, “bisognerebbe saper perdere”.

 

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