Alla cortese attenzione della Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Giorgia Meloni
e del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
On. Antonio Tajani

Oggetto: Appello per la cessazione dell’invio di armi in Palestina e per un impegno concreto per la pace e la giustizia

Egregi Onorevoli,
scrivo dalla Sicilia orientale, una terra troppo spesso dimenticata, anche quando brucia. In questi giorni, mentre l’attenzione del governo sembra concentrata sul progetto del ponte sullo Stretto, si è parlato poco o nulla degli incendi che hanno colpito le zone industriali di Melilli e Catania, sprigionando nell’aria sostanze tossiche come la diossina. I cittadini vivono con paura, nell’incertezza, e si sentono abbandonati. Il silenzio su questi eventi è assordante. Ma oggi vi scrivo anche per un’altra ragione: perché c’è un altro silenzio, ancora più doloroso, che riguarda ciò che sta accadendo a Gaza. Un’intera popolazione viene spinta verso l’annientamento. Donne, uomini e soprattutto bambini continuano a morire sotto i bombardamenti, in quello che sempre più voci della comunità internazionale non esitano a definire genocidio. L’Italia, Paese fondato sulla Costituzione e sulla difesa dei diritti umani, non può restare indifferente. Vi chiedo con forza, ma con rispetto istituzionale, di interrompere ogni forma di sostegno militare diretto o indiretto al conflitto in corso. Vi chiedo di farvi promotori di pace, non di guerra. Di diplomazia, non di complicità. Come siciliana, so cosa vuol dire essere periferia. Ma oggi Gaza è la periferia del mondo. Non possiamo ignorarla. Non possiamo essere spettatori, e tanto meno complici, di un massacro. Non si può ripetere, sotto altri nomi, l’orrore dell’Olocausto. Nessuna causa giustifica l’annientamento di un popolo. Serve un’assunzione di responsabilità chiara, tanto nei confronti dei cittadini italiani — che meritano tutela, salute, e rispetto — quanto nei confronti dei popoli oppressi. Confido nella vostra coscienza e nel vostro coraggio. La storia non dimenticherà da che parte avremo scelto di stare.

Con rispetto Melilli, 12 agosto 2025
Dott.ssa Mara Nicotra

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