Era il lontano 1921 quando Giuseppe Prezzolini pubblicò il “Codice della vita italiana”, una raccolta di aforismi divenuti celebri per lo stile mordace con cui veniva rappresentata l’indole degli italiani.

Egli scrisse che gli italiani si possono suddividere in furbi e fessi.

Prezzolini sosteneva che la definizione di fesso non esiste. Però, se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un zio commendatore, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non è massone o gesuita, dichiara alla agenzia delle entrate il suo vero reddito, mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi è un fesso. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.

Per tutto ciò, non bisogna confondere il furbo con l’intelligente. L’intelligente è spesso un fesso anche lui. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle. Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.

La vocazione del furbo mostra ben presto la corda. Qualcosa non va per il verso giusto. Così il furbo capisce, quando ormai è troppo tardi, che c’è sempre qualcuno più furbo, magari proprio quello a cui si era affidato ritenendolo fesso o non furbo quanto lui.

Così è la vita dei fessi che si sentono puri, c’è sempre qualcuno che si sente più puro che ti epura e c’è sempre uno più furbo che ti incula.

Così è avvenuto in un processo che si è concluso pochi giorni fa al tribunale di Siracusa , esattamente il 23.09.2021, le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro 60 giorni,  la dove ancora una volta l’ex sindaco Cannata è stato condannato a quattro anni di reclusione, Francesco Cannamela a tre anni e sei mesi,  Maria Ciulla condannata a mesi 9, Salafia Salvatore e Ingallinella Vincenzo ad un anno di reclusione.

Gli altri imputati?  Scatà Sebastiano e  Giuseppe Sorbello assolti poiché  il fatto non sussiste. E’ fu così che la Dottoressa Calzetta rimase  delusa, nonostante la sua battaglia per la legalità, e con un palmo di naso, si starà chiedendo  anche lei la differenza che esiste tra Furbi e Fessi, anche se per perseguire la legalità ha rischiato grosso. Comunque w la legalità.

 

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