Dopo la chiusura del consiglio comunale di giovedì, ieri sera si è replicato. Giovedì la cittadinanza è stata informata del come i nostri amministratori si fottono i soldi, mentre, ieri, venerdì 7, è prevalsa l’arroganza, la prepotenza, insomma si è avuta la dimostrazione che a Melilli prevale sempre ed è prevalsa sempre e comunque la legge del più forte.

I consigli comunali per fortuna sono sotto gli occhi di tutti, grazie alla diretta streaming anche per quei cittadini che snobbano e non vanno in aula consiliare per assistere dal vivo le schifose performance di malandrini fatti consiglieri.

Certo, oltre al palese volta stomaco, ci si chiede come sia possibile scontrarsi in aula rischiando di far saltare tutto sol perché il documento da votare doveva consentire alla famiglia Sbona l’apertura di un centro di accoglienza per minori. Per far ciò sono stati disposti a passare sulla disperazione della gente, che ancora in stragrande maggioranza rimane forse affascinata dai malandrini di turno.

Ci chiediamo come il presidente del consiglio Sbona può aver sottoposto a voto un documento senza attendere le dichiarazione di voto dei consiglieri della parte avversa, invitando l’assemblea al voto immediato di “Boldriniana” memoria, nonostante la giusta ribellione dei consiglieri Annino e La Rosa Quest’ultimo, addirittura a squarciagola ricordava a Sbona di vergognarsi essendo in conflitto palese di interessi.

Letto l’articolo, invitiamo i cittadini a vedere la registrazione del consiglio comunale in streaming, registrata e contenuta nel sito dell’amministrazione di Melilli.

Ci chiediamo inoltre come la seconda mozione presentata da Sorbello e soci con un colpo di mano e’ stata approvata, nonostante il suo gruppo non ne avesse bisogno poiché rappresentano la maggioranza in consiglio. Quindi, perché tanta fretta?

Subito dopo sono cominciati gli insulti, La Rosa apostrofava Sbona, affibbiandogli il nome di “Trota” di “Bossiniana” memoria, mentre, a seguito della ribellione, Sorbello ha cominciato ad apostrofare Annino definendolo  “Banboccio”, e Annino, a sua volta, di rimando, continuava a definire Sorbello “Maiale”… “Maiale”…, e così continuando. Invece,  tutti i consiglieri che sostenevano Cannata abbandonavano l’aula consiliare per protesta.

Ad un tratto si è sentito dichiarare da Sorbello di avere aiutato il suo amico Carasi affinché gli venisse data l’autorizzazione per aprire il centro di accoglienza che insiste su Melilli. Una dichiarazione che non faceva parte della discussione in seno al consiglio comunale, ma dalla quale si ha avuto la conferma che il “Bos”, il “Ras” per le autorizzazioni dei centri per i migranti, per sua stessa ammissione è l’on. Pippo Sorbello. E’ tutto registrato sia in audio che in video. A questo punto non ci sono più parole. Invitiamo i cittadini melillesi a prendere atto delle dichiarazioni di Sorbello e se non condivise comportarsi di conseguenza.

Durante la contestazione abbiamo potuto verificare come il consigliere Pierfrancesco Scollo, nel recente passato, nonostante fosse stato reduce dell’incatenamento davanti al tribunale di Siracusa insieme ad Annino e Cannella per protesta contro l’amministrazione Cannata, sostenuta da Sorbello, chinando la testa, ha inteso prendere le distanze da Annino, consentendo così che lo stesso venisse massacrato verbalmente da Sorbello, e contemporaneamente,  schierarsi dalla parte del più forte, e quindi per lui Sorbello, dimostrando anche sottomissione e accondiscendenza nei confronti del “grande capo” e consegnando gli ignari Villasmundesi a lui vicini all’odiato capo Sorbello.

A cosa è servito l’incatenamento di  Pierfrancesco Scollo? Cosa penseranno in procura di questo signore? E cosa penseranno di lui i villoti? Che dire a questo punto? Vergogna, vergogna e ancora vergogna.

Il documento che dovrebbe garantire l’apertura del Centro di accoglienza alla famiglia Sbona è stato approvato in modo “Machiavellico”, e così si è data la possibilità chissà a quanti altri ancora, che ne faranno richiesta, di fare business, di farsi avanti per nuove aperture di centri immigrati per minori non accompagnati, ma il presidente del consiglio pur sostenendo di essere contrario a nuove aperture per immigrati minori, cerca di giustificare la richiesta di apertura aggiungendo alla richiesta una frase, quello di mia sorella è:“per minori italiani”, pensando di aggirare così tutte le prese per i fondelli fatte verso i cittadini Melillesi, e non, che sono contrari a tali iniziative, e visto che non ci sono minori italiani da mandare in Centri di accoglienza, continueranno anche in quello di Sbona ad arrivare gli extracomunitari non accompagnati, perché questa è la vera emergenza che ci propina il nostro governo.

Per fortuna che l’amministrazione attiva ha emanato una delibera di giunta n. 202 del 30/09/2016, in merito alla nota della prefettura di Siracusa, prot. N. 25299 del 3/09/2016, che motiva qualsiasi nuova apertura di centri di ogni ordine e grado, quindi fino a giugno prossimo potremo stare tranquilli, poi, quando i Melillesi faranno vincere Sorbello & soci, Melilli, Città Giardino e Villasmundo potranno essere invase da pseudo imprenditori soci con politici locali che gli garantiranno 10, 20, 30 Comunità per immigrati. L’importante però che comanda Sorbello e soci.

Anche il più stupido ha capito che in questa comunità prevale la legge del più forte, e così si è voluto dare in questi due giorni uno spettacolo indecente, squallido e irriverente verso quei tanti cittadini preoccupati per la proliferazione dei tanti centri per immigrati africani.

Le dichiarazioni della dott.ssa Mara Nicotra di Alternativa Libera (AL):

Non pensavo che si arrivasse a tanto, addirittura alla prepotenza, all’imbroglio, al vanto di aver aiutato amici. Ma cosa vogliono dimostrare ai cittadini? Certamente che non sono ne dalla parte della legalità ne per la buona educazione ne per una politica responsabile e per il bene comune. Mi chiedo che esempio stanno dando alle nuove generazioni se non quello dell’inganno. Purtroppo mi rendo conto e come me tanti cittadini che la loro è una politica Machiavellica basata su comportamenti condannati dalla morale comune, come l’inganno, l’astuzia, la slealtà. Sono del parere che il politico onesto esiste ed è sincero, non inganna, non approfitta del suo ruolo per interessi personali, non corrompe né si lascia corrompere. Per lui/lei, l’onestà è proprio una questione di onore e di dignità personale; avverte la disonestà come un venir meno a se stesso prima ancora che agli altri che gli hanno dato fiducia. Per me l’onestà e la competenza sono 2 qualità specifiche e fondamentali di un uomo/donna di governo che sia. Ma vedo che loro, queste qualità le disconoscono. Per me il seguire ciò che è onesto, il non fare del male a nessuno, non farmi corrompere dei doni, rappresenta la mia missione di vita politica con Alternativa Libera. Auspico ai miei concittadini di Melilli, Villasmundo e Città Giardino di prendere atto di tutto ciò quanto accaduto e ricordarselo alle prossime elezioni amministrative”.

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