E’ di questi giorni, attraverso una legge, l’istituzione di zone franche, già operanti in altre parti del paese, da noi, in Sicilia, chiamate “Zes” (Zone economiche speciali).

Il testo della legge per chi lo vorrà leggere è riportato nel link qui di seguito: www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/20/17G00110/sg.

In questo articolo parleremo invece delle ripercussioni positive e negative che le Zes hanno portato nel territorio, in particolare, della provincia di Siracusa. Come? Attraverso le riflessioni del nostro primo cittadino Giuseppe Carta.

Premesso che, il D.L. 91/2017 ha ritenuto la istituzione delle ZES (art.4 e 5) un provvedimento importante per lo sviluppo economico nei territori meridionali, evidenziando la costituzione di ZES solo in aree che comprendono almeno un’area portuale, collegata alla rete trans-europea dei trasporti (TEN-T) e nelle aree interne o aree di crisi che hanno bisogno di questo strumento per il rilancio del loro sistema produttivo.

Con le Zes, in Sicilia orientale, nello specifico, nella provincia di Siracusa, sono state istituite le aree di Augusta, Avola, Carlentini, Floridia, Francofonte, Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, la zona industriale, Solarino e Melilli. Ma alcune di Melilli a quanto pare sono state tagliate fuori. Qui  di seguito le dichiarazioni del sindaco di Melilli:

Giuseppe Carta Sindaco di Melilli: “Con piacere notiamo che le aree da noi candidate a far parte delle zone Zes sono state inserite, ma siamo purtroppo, al 50%  della nostra richiesta, noi avevamo richiesto la zona Asi di Villasmundo, la zona Asi di Melilli, l’area Pip all’ingresso di Melilli centro, Marina di Melilli e l’autoporto. Di fatto è stata accettata Marina di Melilli e l’autoporto e a differenza di quanto dicono i deputati del Movimento 5 stelle, Marina di Melilli ha il piano di caratterizzazione fatto e va solamente presa in considerazione la fase dei sondaggi, quindi per rilevare quello che c’è sottoterra. In rifermento alla non accettazione e al ridimensionamento all’area indicata dal comune, con dispiacere noto che Melilli ancora una volta non è rappresentata all’assemblea regionale constato ancora che, il governo nazionale ed il governo regionale non hanno considerato quello che era strategicamente la richiesta di questa amministrazione su un piano di viabilità industriale che andava considerato strategico per collegare l’autoporto al porto e mettere a contatto tutte le aree Pip, quale contrada Bondifè e l’area Pip all’ingresso di Melilli, per creare l’opportunità di un rilancio a quella che poteva diventare un’area strategica per investimenti e sviluppo di medie e piccole imprese industriali”.

“Di fatto la regione ha guardato altrove, -continua il sindaco Giuseppe Carta- specificatamente, in altri posti della Sicilia per accontentare altri comune dove il porto non esiste dove non esiste un autoporto e così come dice il progetto delle Zes, non esiste nessun motivo per trasformare in Zes aree dove non esistono i presupposti per creare sviluppo. Questo in sostanza doveva essere il presupposto ed uno dei motivi per cui sono stati costituiti le Zes, cioè avere nell’entroterra un porto ed un autoporto.  Melilli ce l’ha ma è stata penalizzata grazie all’indifferenza dei nostri deputati che oggi ci rappresentano.

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