E’ di questi giorni la querelle sull’avviso pubblico trasmesso dal comune di Melilli per la ricerca di un immobile con caratteristiche tali da poter realizzare un centro di accoglienza richiedenti asilo, in altri termini di un C.A.R.A., che se realizzato, con le caratteristiche e la delocalizzazione fuori dai centri urbani, darebbe anche 160 posti di lavoro, e metterebbe fine alle lamentele e disagi, più volte manifestati dai 2500 residenti di Città Giardino, i quali soffrono, già, la presenza di un centro di prima accoglienza con 300 extracomunitari, ubicato proprio all’interno delle mura della frazione.

Qui di seguito, subito dopo l’artico, troverete, così come deliberato dalla giunta del comune di Melilli, la prima parte dell’avviso pubblico.

Una iniziativa lodevole, da parte dell’amministrazione comunale, che purtroppo, o per ignoranza o per incompetenza, l’ha comunicata male agli abitanti di Città Giardino.

Infatti, lo scorso 17 marzo, nei locali della delegazione di Città Giardino, l’incontro tra residenti, sindaco (Cannata), vice (Enzo Coco) e assessore (Angelo Magnano) non è andato a buon fine. La riunione, voluta fortemente dai residenti, avrebbe dovuto spiegare chiaramente i contenuti e le finalità del progetto, diramato dalla stessa amministrazione, ma evidentemente gli estensori del bando, sindaco in primis, non sono riusciti a farsi capire, o perché non conoscono la lingua italiana, o perché hanno accettato di fare un bando sotto dettatura e senza capirne l’importanza.

Ma possibile che il comune di Melilli sia amministrato da gente che non riesce a difendere una propria idea anche se questa leverebbe dall’imbarazzo tanta gente, che come già detto, da diverso tempo protesta per l’invasione di numerosi extracomunitari, naturalizzati all’interno del loro centro urbano?

Ma possibile che il sindaco non riesce a far capire ai suoi cittadini, che un centro collocato fuori dalla cinta urbana farebbe giustizia dello loro lamentele e delle loro aspettative, gli darebbe occupazione e sicurezza, poiché proprio perché voluto e controllato dal Ministero dell’Interno sarebbe vigilato H/24 dalle forze di polizia.

Inoltre, non sarebbe alla stessa stregua dei centri di prima accoglienza, che fungono generalmente da alberghi, permettendo agli extracomunitari di entrare ed uscire a loro piacimento. A volte senza nessun controllo.

Un centro C.A.R.A dalle caratteristiche e dalle dimensioni descritte dal bando occuperebbe all’interno della propria struttura 160 dipendenti, che in questo momento di carenza di occupazione e di fame diffusa nel territorio darebbe una boccata di ossigeno per la comunità.

Sarebbe bastato mostrare l’avviso, far leggere le carte, per uscire dalla riunione con gli applausi dei cittadini, che forse per la prima volta avrebbero avuto riconosciute le loro aspettative. Purtroppo la direzione politica melillese è veramente scarsa, senza carisma e senza cultura. Un fallimento totale.

 

Allegato della prima parte dell’avviso pubblico:

AVVISO PUBBLICO

INDAGINE DI MERCATO, NON IMPEGNATIVA PER L’AMMINISTRAZIONE, PER INDIVIDUAZIONE IMMOBILE DA ACQUISIRE IN LOCAZIONE E DESTINARE A SEDE DI CENTRO DI ACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (C.A.R.A.)

Il Direttore Generale del Comune di Melilli, in esecuzione della deliberazione della giunta Municipale, giusta delibera .

RENDE NOTO

Il Comune di Melilli, rilevato il notevole afflusso di richiedenti asilo sul proprio territorio, visto il sorgere continuo di strutture di accoglienza all’interno dei centri urbani del proprio territorio, che hanno sollevato non poche lamentele da parte di centri cittadini ed associazione degli stessi. Constatata la richiesta del governo Italiano di nuovi posti per l’accoglienza, intende avviare una ricerca di mercato allo scopo di conoscere la disponibilità, all’interno del perimetro del territorio di Melilli, e comunque fuori del perimetro urbano dei tre centri abitati, di un immobile esistente da adibire a Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo (di seguito C.A.R.A.), per un periodo di tre anni, prorogabili di ulteriori anni tre. L’immobile sarà sottoposto al vaglio del Ministero degli Interno, con l’obiettivo di istituire un Centro di Accoglienza per richiedenti asilo.

La locazione dell’immobile, eventualmente selezionato con il presente avviso, sarà contratta con il comune sia in merito alla locazione e agli adempimenti d’interesse ministeriale e solo successivamente al favorevole parere di interesse da parte del Ministero dell’Interno, ed al positivo espletamento del bando pubblico per l’affidamento della gestione del C.A.R.A., che sarà espletato, una volta stipulato un accordo con il Ministero dell’Interno, unico soggetto onerato finanziariamente. Qualora il ministero ritenesse non idoneo l’immobile selezionato ed oggetto di proposta, o non ritenesse idonea la presenza di un centro di accoglienza nel territorio di Melilli, il Comune non avrà alcun obbligo od onere verso la proprietà dell’immobile individuato dal presente avviso.

Che l’indagine non è in alcun modo vincolante per l’amministrazione e che le proposte pervenute non impegnano in alcun modo o determineranno alcun onere in capo alla medesima.

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