C’è qualcosa che non torna nella politica raccontata dal sistema mediatico in questi ultimi giorni. Il Sindaco Cannata rivendica la grande mole di provvedimenti presi dalla sua giunta,  senza che riusciamo a capirne quali, se non quelli che hanno comunicato: “La giunta ha rinunciato al telefonino istituzionale”, oppure:  “I componenti della giunta per la prima volta si sono scelte le deleghe”.  Ed allora? Tutto qui? Si è vero! E’ ripartito il servizio civile, provvedimento già incanalato dalla vecchia giunta,  prima dell’azzeramento da egli stesso provocato. Anche le pietre sapevano che il servizio civile sarebbe partito nei primi giorni di settembre. Nulla di nuovo all’orizzonte. Il comune in 45 giorni dall’azzeramento della giunta è completamente ingessato,  ma Cannata strombazza a destra e a manca: “Il comune con il mio rientro è ripartito”. Cannata copia Renzi. Sostenendo che, se di più non è stato fatto, la colpa è di Sorbello e soci, che hanno depositato la mozione di sfiducia contro di lui. Mentre nei circoli, nei bar, per strada, nei luoghi di aggregazione,  i cittadini “quelli liberi” discutono e affermano che è meglio andare a votare subito per cambiare, i sostenitori di Cannata dell’ultima ora, invece, che guarda caso sono quelli che, durante e dopo le elezioni, i cittadini avevano relegato all’opposizione, si schierano a favore di Cannata. Questi, in quasi tre anni e mezzo di opposizione, chiedendo le dimissioni di Cannata, hanno raccontato le balle più grosse alla cittadinanza, perché adesso stanno contando le ore per saltare sul carro del Sindaco. Lo si è visto durante lo svolgimento dei lavori del consiglio comunale lo scorso 10 settembre. Ma vediamo di capirci di più. Nuccio Scollo, che non è riuscito a diventare Sindaco al posto di Cannata, che fa? Gli corre in soccorso insieme al suo gruppone composto dai vari Gigliuto, La Rosa, Castro e Scollo (Pierfrancesco, suo nipote). Quest’ultimo, che si era incatenato insieme ad Annino e Cannella davanti al tribunale, dopo avere fatto sapere che per coerenza avrebbe votato la sfiducia, nell’ultimo consiglio comunale con un colpo di teatro si è schierato con i sostenitori del Sindaco. Ma quali e quante pressioni sta ricevendo Pierfrancesco da parte del manovratore occulto? Non per noi Nuccio Scollo? Ancora una volta al comune piuttosto che mandare in onda la realtà, si racconta la farsa, la tragedia, l’imbroglio. A questi si aggiungerà Antonio Annino che così avrà più tempo per convincere i Melillesi della bontà della propria candidatura a Sindaco. E la coerenza di Annino?  Predicata in questi ultimi due anni che risultati ha prodotto? Zero. Non voterà la sfiducia a Cannata pur di fare un dispetto a Sorbello.  Annino é convinto che in un anno e mezzo di governo con Cannata riuscirà insieme agli altri ancora una volta ad intricare gli elettori. Fortunatamente a Melilli non ci sono solo bricconi. Per combinazione a questi ultimi si sovrappongono consiglieri di opposizione coerenti e perbene, che probabilmente voteranno la sfiducia. Un discorso a parte meritano quei consiglieri di maggioranza che in questa fase non intendono seguire Sorbello. Giuseppe Giampapa che insieme a Peppe Carta pare siano stati compulsati da Nuccio Scollo e garantiti in politica per un loro futuro brillante dal Sindaco di Priolo Antonello Rizza. Sarà vero? Non si capisce cosa ci azzecca il Sindaco di Priolo nella querelle di Melilli. Mah? Procedendo nel discorso, rimarrebbero altri due consiglieri della vecchia maggioranza.  Il primo di tutti l’attuale presidente del consiglio comunale Salvatore Sbona, che qualche giorno orsono in mia presenza cercava di giustificare Cannata a proposito dell’azzeramento della giunta. Sostenendo che gli assessori debbono essere nominati tra i consiglieri di maggioranza, i quali hanno messo la faccia candidandosi e portando voti alla coalizione vincente. Con questo discorso, Sbona  voleva giustificare Cannata per il licenziamento della vecchia giunta, ma in realtà si riferiva al sottoscritto, che si trovava li nella doppia veste di giornalista e consorte della Dottoressa  Mara Nicotra,  licenziata insieme agli altri assessori. Della derie “Parrimi soggira e sentimi nora”. Secondo Sbona il torto di chi aveva pensato alla Nicotra nasceva dal fatto che, quest’ultima, era stata nominata assessore, senza aver partecipato alle ultime elezioni. Ma Salvuccio Sbona, che ha la memoria corta, dimentica che la sua prima esperienza politica si è concretizzata con l’inserimento  nella giunta Sorbello, diventandone  improvvisamente assessore e vice sindaco senza essere passato neanche lui da elezioni comunali del 2007, mentre la Nicotra  fu candidata senza successo. Come detto prima  Salvuccio Sbona, a seguito delle dimissioni da presidente del consiglio comunale del di lui padre Iano, divenne assessore. Come? Per mezzo del padre che barattando le sue dimissioni pretese l’inserimento  nella squadra degli assessori del carneade figlioletto Salvuccio, pretendendo inoltre un posto per se stesso nel consiglio di amministrazione al depuratore consortile IAS (Industria Acqua Siracusana). Giuseppe Di Dato immaginiamo che seguirà Sbona nel non votare la sfiducia, e  noi sappiamo anche perché. Ve lo diremo nella prossima puntata, dopo il consiglio del 15 settembre.  Cari cittadini di Melilli, il caro presidente del consiglio (Salvuccio Sbona) ha la memoria veramente corta, ma tanto corta, da discutere di etica della politica sull’ingresso in giunta della Dott.ssa Mara Nicotra, laureata in Scienze Naturali con un dottorato di ricerca in biologia e tanto di esperienza di docenza e ricerca scientifica nel settore. Un curriculum di tutto rispetto con in aggiunta 15 anni di lotta e lavoro e tanto di pubblicazioni scientifiche contro l’inquinamento ambientale, autore persino di un libro che detta i rimedi e le soluzioni per uscirne fuori, ed una candidatura al consiglio comunale nel 2007. Salvuccio Sbona  cosa portava Lei nel curriculum quando fece il vice sindaco?

Dott. Salvatore Sbona:  “figlio d’arte di Iano,  per grazia ricevuta”.

Cari concittadini, da 15 giorni a questa parte nella cittadina melillese c’è un nuovo mezzo di informazione noi de “IL PONTEWEB”, e abbiamo deciso di tenere alta la guardia e di “sputtanare” tutti quelli che della politica ne hanno fatto un mestiere e che non hanno dato mai nulla in cambio ai cittadini di Melilli. Guarderemo tutti dritto negli occhi, daremo opportunità alla gente nel dire la loro. Attraverso i nostri articoli e le nostre telecamere ci vedrete sempre più in giro per la comunità, sfidando ogni giorno di più tutti quelli che sono al potere e che si stanno organizzando per tapparci la bocca. Noi non abbiamo paura.

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