Ultim’ora. Alle ore 11 di stamattina si è verificato un incidente mortale al petrolchimico di Priolo – nel reparto etilene dell’impianto Versalis, ex Icam, del gruppo Eni.Due sono le vittime per inalazione veleni: Sebastiano Pizzolo di anni 37 melillese e Michele Assenti di Siracusa. I due ragazzi stavano manutenzionando un pozzetto colmo di idrocarburi, dovevano inserire una telecamera,  ma durante l’operazione quest’ultima si impiglia.  Nel giro di un istante succede l’irreparabile. Qualcosa va storto. La telecamera non si riesce a disincagliare e i due operai cadono, prima l’uno e poi l’altro, riversi con la faccia verso il pozzetto. Da lì a poco la tragedia. I ragazzi muoiono per la troppe esalazioni tossiche emesse dal tombino. Immediatamente l’impianto è stato fermato e domani tutti i sindacati hanno indetto uno sciopero generale contro chi non ha avuto la lungimiranza di prevenire tale incidente.Una tragedia annunciata, questa. Considerato che stanotte tutta Melilli ha sentito forti rumori provenienti proprio dalla Versalis, oltre che le puzze nauseabonde dei giorni scorsi. Ci chiediamo in che condizioni di sicurezza questi operai lavoravano nell’impianto? Avevano le mascherine idonee in base al lavoro che dovevano andare a svolgere? O come al solito per risparmiare sui costi l’azienda faceva manutenzione nei pozzetti non fornendo agli operai le tecnologie idonee? È alquanto noto che la Versalis è la più obsoleta e pericolosa tra gli impianti del petrolchimico siracusano. Ma chi la controlla? L’Arpa che fa? E L’Ispra? E il comune di Melilli? Continua ancora a bloccare ed azzerare come già una volta ha fatto (nel 2013) il nucleo operativo ambientale? Ed ancora. Gli amministratori del comune di Melilli si rendono conto delle responsabilità assunte nei confronti dei cittadini? Gli amministratori sono esperti in questo settore? O vogliono continuare ancora a fare come le tre scimmiette? “Io non sento, non vedo, non parlo”  Ma vediamoli chi sono questi amministratori dell’ultima ora: Una esperta in marketing, un’altra avvocato, forse per tamponare le richieste di risarcimento danni fatte dai cittadini contro il comune, l’altro ancora esperto in che non si sa che, fino a poco tempo fa era capo del personale all’Asp. E dell’ambiente e alla sicurezza degli impianti? Se ne sta occupando in prima persona il Sindaco Cannata, Dio ce ne guardi. Cos’altro dovrà succedere? La Versalis andrebbe smantellata del tutto e imposto ad Eni (che è lo Stato) di bonificare immediatamente tutta l’area, visto e considerato che è da una vita che si rifiuta, andando avanti con ricorsi ed ancora ricorsi ogni qualvolta il ministero gli ha imposto la bonifica e la riconversione degli impianti. La Versalis insiste nel territorio di Melilli e gli scarichi dell’etilene vengono sversati direttamente nella rada. Ciò significa che non vengono smaltiti dal depuratore Ias di Priolo. Il lavoro serve per vivere non per morire. Non si può continuare a fare gli struzzi per un tozzo di pane. Ci vogliono posti di lavoro sostenibili. Questo non è progresso ma regresso irreversibile.

 

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