«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». Anche la politica va avanti così. E la metamorfosi, il trasformismo di Pippo Cannata incarna perfettamente il postulato di Lavoisier. Anzi, per certi versi va anche oltre, aggiungendo al principio la teoria che tutto può tornare come prima, come se nulla fosse mai accaduto. Del resto a Melilli  l’elettorato non ha mai presentato il conto ai propri amministratori, non ha mai preteso spiegazioni. Non ha mai analizzato pregi e difetti di una consiliatura. Ha sempre votato e rivotato. Spesso gli stessi.  Ora, cerchiate pure in rosso la data di oggi 5 maggio sul vostro calendario e se vi va scriveteci accanto: “inizia un altro giro di valzer a Palazzo”. Certo, ci sarà la solita, classica, puntuale, stucchevole pioggia di smentite, a loro volta smentite dai fatti, però questa sera in consiglio comunale,  il sindaco Pippo Cannata  entrerà nell’aula  del palazzo con il capo chino per leggere un discorso-svolta piegato in tasca. Lo leggerà, anche perché non è in grado di improvvisare un discorso politico, e alla fine esploderà la guerra.

Sarà la scena madre di un copione che va avanti dalla scorsa estate, da quando il sindaco era ufficialmente “un uomo dell’Udc a sua volta sospeso dalla Severino perché condannato a 4 mesi e mai assolto”. Nuccio Scollo di Comunità e Territorio sconfitto alle elezioni del 2012 insieme a Remo Ternullo, candidato  principe dell’onorevole Pippo Gianni, e che nel corso delle ultime due elezioni, la prima contro Sorbello, e nel 2012  contro Cannata, hanno straperso. D’altronde, come avrebbero potuto vincere se i discorsi contro Sorbello che sosteneva Cannata erano quelli che da ora vi  riproponiamo?   Vedi video del comizio conclusivo di Remo Ternullo.

Certo, anche Sorbello nel 2012 ha commesso errori madornali, e ne sta pagando le conseguenze, nella circostanza si è affidato al candidato sindaco più scarso scelto dal ventaglio dei candidati che aveva a disposizione.

Nonostante ciò, la coalizione capitanata da Sorbello  riuscì a dimostrare che, anche se Scollo, Ternullo e la Baffo si fossero alleati componendo un’unica coalizione, dalla somma dei voti ricevuti, non sarebbero riusciti a battere la colazione di Pippo Sorbello. Adesso con l’operazione trasformista di Cannata, Scollo e Ternullo diventano ufficialmente maggioranza di governo, relegando all’opposizione  il PD e l’UDC di Sorbello  che purtroppo ha avuto il torto di affidarsi ad un personaggio come Cannata, alla stessa stregua di Caligola che nominò il suo Cavallo senatore.

Corsi e ricorsi storici della politica. Adesso  partiti e liste di opposizione sono ufficialmente diventati maggioranza senza se e senza ma. Siamo però convinti che questa è la politica che i melillesi vogliono? Noi pensiamo di no. A Melilli si deve cambiare registro, i cittadini devono pretendere di essere governati da gente capace, fare mente locale, capire ed eventualmente scegliere tra i politici più preparati, se ve ne sono, e per il resto affidarsi a personaggi veramente nuovi scelti all’interno della società civile melillese.

Melilli è ripiombata nel buio del trasformismo, Cannata è caduto nelle braccia di chi voleva e vuole  il potere a tutti i costi, di chi lui stesso ha combattuto e battuto, di un centrodestra schiavo delle lotte intestine, di chi ha portato la città sull’orlo del baratro. Ma la responsabilità più grande pesa proprio sulle spalle del primo cittadino, che non si è dimostrato tale a causa del cinismo e dell’accanimento politico: Cannata ha tradito i Melillesi prima ancora che gli elettori di centrosinistra. Una bruttissima pagina non solo per la politica iblea, di cui la componente più melmosa ne è responsabile, ma soprattutto per la città, da mesi ormai schiava di maltrattamenti e degrado politico.

Per noi la dignità politica ed il rispetto verso i cittadini sono valori inalienabili, pertanto è dovere morale denunciare ed opporsi; voglio ricordare che l’UDC con Sorbello in testa,  ha sempre espresso forti criticità sull’operato dell’amministrazione Cannata, esprimendo spesso e volentieri parere contrario alle cervellotiche proposte dal sindaco Cannata che ancora una volta, pur di rimanere con il culo attaccato alla sedia di palazzo di città, piuttosto che dimettersi, ricomincia l’ennesimo giro di valzer con il peggio dei politicanti sconfitti, condannati e relegati dai cittadini alla opposizione.

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