Quando la sottoscritta era assessore al comune di Melilli ottenne da Irsap nel giro di quindici giorni la messa in sicurezza delle case e dei cantieri abbandonati di Marina di Melilli, la baia degli Dei, trasformata con l’insediamento della Isab in un letamaio pieno di topi e metalli pesanti, un rogo di tutte le tipologie di rifiuti, ma anche l’origine dei fetori atmosferici della zona industriale per via dello scarico canale alpina della Isab Energy s,r.L. Il progetto prevedeva anche la caratterizzazione del sito con successiva bonifica e sviluppo di cantieri lavorativi ecosostenibili che avrebbero rilanciato l’economia e ridato il mare ai Melillesi. Purtroppo, come molti di voi sanno, ciò non mi è stato possibile realizzarlo. In quanto il padrone del pastificio disse di avere altre idee. Infatti, la prima idea che ebbe fu proprio quella di farmi fuori subito dopo qualche ora dal suo rientro al comune.

Ora, ritornando ai cattivi odori emessi da quello scarico industriale che rende la vita impossibile ai residenti di Città Giardino, si evince che: lo scarico non è autorizzato dal comune di Melilli, lo scarico non è allacciato al depuratore IAS di Priolo, lo scarico va a finire nelle acque della vicina spiaggia balneabile di Priolo. E gli abitanti di Città Giardino non ne possono più di respirare veleni industriali provenienti proprio da lì. A naso si respirano idrogeno solforato, diesel e vari idrocarburi.

Il 21 agosto 2009 il comune di Melilli con prot. Sett. Urb. N. 114, 115,116, 118, 119 e 120 autorizza la società Isab Energy S.r.L. allo scarico parziale “IE-1”, nello scarico a mare tramite canale Alpina, delle “Acque Chiare”, pari a 7000 mc/h (168.000 mc/giorno). Lo fa solo per 4 anni. Siamo nel 2015. Dagli atti non risulta un rinnovo.

Si evidenzia che nel suddetto Canale di scarico sono indirizzati: lo scarico dalla vasca di raccolta delle acque bianche e meteoriche; lo stramazzo della vasca di raccolta delle acque in uscita dalle torri di raffreddamento; le acque di esubero provenienti dalla vasca di dissabbiamento dell’acqua mare (acqua di make-up) e le acque provenienti dall’Impianto TAS (Trattamento Acque di Scarico).

Inoltre, nel 2010 la società Isab aderisce alla AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Ma ad oggi  esiste un programma di monitoraggio e controllo emissioni così come quanto disposto dalla vigente normativa in materia ambientale e nel rispetto delle linee guida di cui all’art. 29-bis comma 1, art. 33 comma 1 del decreto legislativo 152/2006 e s.m.i? l’associazione “Melilli bene comune” su richiesta dei cittadini di Città Giardino ne ha fatto richiesta.

Si riporta qui di seguito l’istanza dell’associazione “Melilli bene comune”:

Con la presente si segnalano forti odori molesti di derivazione industriale in atmosfera riscontrati da diversi mesi ormai da cittadini residenti nella frazione Città Giardino.

Secondo quanto emerso dai nostri panel le puzze originano dallo scarico denominato Canale Alpina di Isab Energy, ubicato nel territorio di Marina di Melilli. A naso si riscontrano cattivi odori di H2S (acido solfidrico), diesel e cloro. In mare non si evincono tracce di idrocarburi, ma soltanto una scia biancastra in prossimità dello scarico.

La Raffineria ISAB Impianti Sud scarica a mare attraverso un canalone interrato detto “Canale Alpina”; questo è un canale costruito in cemento armato che attraversa la Raffineria da ovest ad est lungo la dorsale sud e, uscendo dalla recinzione lato est e passando sotto la SS 114 e la ferrovia, sfocia a mare a sud di Marina di Melilli. Tale area da luglio 2015 è in fase di messa in sicurezza richiesta fortemente dalla sottoscritta quando era assessore alle emissioni e bonifiche al comune di Melilli.

Nel suddetto Canale di scarico sono convogliati:

_ lo scarico dalla vasca di raccolta delle acque bianche e meteoriche;

_ lo stramazzo della vasca di raccolta delle acque in uscita dalle torri di raffreddamento;

_ le acque di esubero provenienti dalla vasca di dissabbiamento dell’acqua mare (acqua di make-up);

_ le acque provenienti dall’Impianto Trattamento Acque di Scarico (TAS);

L’inizio del Canale è situato in corrispondenza del recinto fiscale lato ovest ed è costituito da un invaso in cemento armato munito di griglia per trattenere eventuali corpi estranei presenti: in questo punto avviene l’immissione delle acque meteoriche della zona esterna alla Raffineria e di quella proveniente dallo stramazzo delle torri di raffreddamento. Da qui in poi il Canale scorre interrato fino all’uscita dalla recinzione.

Il 21 agosto 2009 il comune di Melilli con prot. Sett. Urb. N. 114, 115,116, 118, 119 e 120 autorizza la società Isab Energy S.r.L. allo scarico parziale “IE-1”, nello scarico a mare tramite canale Alpina, delle “Acque Chiare”, pari a 7000 mc/h (168.000 mc/giorno), per 4 anni.

CONSIDERATO che lo scarico non risulta più autorizzato dal comune di Melilli,

RILEVATO CHE lo scarico non è allacciato al depuratore IAS di Priolo Gargallo,

CONDIDERATO CHE da quello scarico vengono emessi odori insopportabili tali da dare fastidio olfattivo e neurologico alle popolazioni limitrofe;

RILEVATO CHE gli scarichi di acque reflue industriali in acque superficiali devono rispettare i valori-limite di emissione fissati dall’allegato 5 alla Parte Terza del D.Lgs. 152/06 (tab. 3 e 3/A), nonché quelli previsti dalle Regioni in funzione del perseguimento degli obiettivi di qualità (art. 105 D.Lgs. 152/06 comma 1),

VISTO CHE Il rilascio dell’autorizzazione viene dato al titolare dello scarico e nel caso di un consorzio al capo del consorzio (pur rimanendo le responsabilità per i vari consorziati e per il gestore del relativo impianto di depurazione) (art. 124 D.Lgs. 152/06 comma 2),

VISTO CHE generalmente l’autorizzazione allo scarico è valida per quattro anni e ne va richiesto il rinnovo un anno prima dalla scadenza (art. 124 D.Lgs. 152/06 comma 8),

RILEVATO CHE nel 2012 il comune di Melilli non ha effettuato nessun rinnovo allo scarico,

VISTO CHE la società Isab Energy ha aderito all’AIA nel 2010 e che su proposta di Arpa e del comune di Melilli la stessa AIA è stata riaperta per le elevate emissioni rilevate di H2S oltre la soglia olfattiva nel 2011, tali da alterare lo stato psicofisico e comportamentale delle popolazioni di Melilli, Città Giardino, di Priolo e anche di Belvedere,

Pertanto questa associazione denominata “Melilli bene-comune”

CHIEDE

al gestore dell’impianto,

agli organi di controllo

alle autorità competenti,

uno di monitoraggio e di controllo Emissioni di tale scarico denominato “canale alpina”, al fine di tutelare e conservare l’ambiente di Marina di Melilli, ma soprattutto la salute dei cittadini di Città Giardino frazione del comune di Melilli, secondo quanto disposto dalla vigente normativa in materia ambientale e nel rispetto delle linee guida di cui all’art. 29-bis comma 1, art. 33 comma 1 del decreto legislativo 152/2006 e s.m.i.

Il presidente ass. Melilli bene comune

Dott.ssa Maria Nicotra

 

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