Finalmente risolto il caso lukoil non più a rischio chiusura a causa della guerra Russia Ucraina. Come già noto la guerra aveva compromesso la sopravvivenza dello stesso stabilimento e sappiamo tutti che la chiusura avrebbe compromesso la produzione e la fornitura del 25% del prodotto lavorato per il nostro paese con conseguente ripercussioni per il rimanente petrolchimico  dell’intera filiera dell’intera industria petrolchimica Sirausana.

Con la richiesta di “amministrazione temporanea” prevista dal decreto con le misure per la “tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici”, secondo quanto si apprende, arriverà la nomina di un commissario che potrà essere incaricato per 12 mesi, prorogabili di altri 12.

Ieri il consiglio dei ministri ha avviato un provvedimento di commissariamento che guiderà per un anno prorogabile per un altro anno ancora, qual’ora la guerra in atto dovesse protrarsi. Nella sostanza il governo Meloni ha emanato un provvedimento di commissariamento della compagnia afferente il Governo Russo.

Il petrolchimico di Siracusa può considerarsi salvo con la conseguenza che viene  mantenuto l’intero patrimonio lavorativo.

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