“I rifiuti sono risorsa solo e solo se vengono progettati e trattati in impianti atti al riciclo e al recupero di energia. Ci lamentiamo delle troppe discariche nocive presenti sul territorio ma poi quando è il momento di rilasciare autorizzazioni e/o pareri favorevoli per la trasformazione di essi, in materie prime, ci mettiamo di traverso?
Il sindaco di Lentini io non lo capisco perché dice sì al conferimento dei rifiuti a San Giorgio fregandosene che quell’area è vicina all’oasi del Simeto, ove molti cittadini hanno la residenza, e no, invece, alla realizzazione di un impianto di compostaggio e recupero biogas, della Vittoria Bioenergie?
Realizzare un impianto di digestione anaerobica e compostaggio di rifiuti organici, abbinato ad una sezione per il recupero energetico del biogas in territorio di Lentini, significherebbe ridurre i flussi e la dipendenza dei rifiuti in discariche, così come previsto sia dal piano gestione rifiuti speciali regionale sia dalla Comunità europea.
L’umido domestico (FORSU) rappresenta il 35% della produzione complessiva dei rifiuti urbani e circa il 60% di esso in Italia laddove non esistono impianti di compostaggio è destinato ad essere conferito in discarica e/o in inceneritori. La FORSU deve essere gestita seguendo i criteri prioritari individuati dalla Unione Europea (UE) (direttiva2008/98/CE), privilegiando la prevenzione (auto-compostaggio) e il riciclaggio/recupero di materia (meglio identificabile con il compostaggio aerobico tradizionale).
La digestione anaerobica (DA), che è un processo biologico mediante il quale i substrati inorganici vengono trasformati in biogas con un buon contenuto energetico è da considerare scelta di secondo livello rispetto al compostaggio tradizionale, ma considerato che il territorio di Lentini è già saturo di discariche, che ben vengano tali impianti in questo territorio.
Riflettendo sulla raccolta differenziata di Lentini, mi chiedo se il sindaco la sta facendo. Dove sta portando l’organico? Il sacchetto dell’umido che fine fa? E la plastica? L’alluminio? Carta e cartone? Vetro?
Secondo l’Unione europea ogni comune deve dotarsi di impianti di compostaggio e digestori anaerobici per recupero energia affinché si possa creare un circolo virtuoso di economia circolare che consentirebbe di salvaguardare l’ambiente, la salute, risparmiare in bolletta e produrre nuovi posti di lavoro.
Ma ciò si può raggiungere ragionando e amministrando con coerenza e coscienza ecologica e anche e soprattutto con un certo pragmatismo.
Non possiamo produrre i nostri rifiuti e poi portarli altrove, perché ciò graverebbe sulle nostre tasche, così come non possiamo seminare discariche qua e là e conferirgli rifiuti di ogni parte d’Italia, com’è avvenuto nelle discariche di Melilli (Aprile, Andolina, Dominici e Cisma1 e Cisma2).
Ogni comune deve riciclare e recuperare materia prima nel proprio territorio. Che ben vengano iniziative di imprenditori, magari locali, di impianti di compostaggio (ovviamente se localizzati lontani dai centri abitati).
Se fossi io il sindaco di Lentini farei in modo di chiudere tutte quelle discariche nauseabonde, che già hanno inquinato i pozzi di acqua potabile, e che sono diventate pericolose per la salute dei lentinesi, la spina nel fianco di molti residenti, e penserei a bonificarle con la Canapa industriale, oramai riconosciuta e accertata per la rapida capacità di risanamento ambientale dei suoli, successivamente cercherei di puntare verso una politica ambientale ecosostenibile per il bene comune”.

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