Inanellando un’impressionante serie di banalità e di luoghi comuni sulla politica attuale Melillese, ieri a Melilli, ha avuto luogo un consiglio comunale, che, per merito dell’esigua opposizione, ha fatto ritornare indietro lo stesso di almeno due anni, quando Pippo Sorbello, che ancora sperava di poter diventare Sindaco di Melilli, coloriva le sedute con minacce che non hanno sortito mai un bel nulla, anzi, lo hanno portato ineluttabilmente alla sconfitta bruciante contro l’attuale sindaco Peppe Carta.

Pippo Sorbello ed il suo sodale Salvo Sbona, ieri hanno inaugurato un filone, che potremmo definire di “Demagogia d’autore”.

Filone “fortunato e fecondissimo”, a cui possiamo ascrivere la grandissima parte degli interventi che i due hanno sostenuto nella passata legislatura, quando furono messi all’opposizione dal sindaco precedente.

Temiamo, che, così continuando, delle pagine “Civili” dei consigli comunali non resterà niente, poiché piene come sono di presunzione, di inesattezze, di pressapochismo, di demagogia.

Ieri si sarebbe dovuto svolgere un consiglio comunale propositivo che avrebbe dovuto far sapere alla cittadinanza le varie criticità derivanti dalla penuria di acqua, che scarseggia in questo momento nelle contrade sparse attorno a Melilli, e della raccolta differenziata che l’amministrazione attuale ha inteso farla partire, “Finalmente”.

Orbene, se oggi esiste una penuria di acqua, sicuramente non può essere ascritta all’attuale amministrazione, ma a chi ha disamministrato in questi ultimi quindici anni, ed ancora, se la raccolta differenziata non era mai partita le colpe sono sempre da ascriversi agli ultimi due sindaci, che piuttosto che far andare avanti il comune di Melilli in maniera chiara e trasparente, hanno deciso di distribuire discariche in tutto il territorio melillese, discariche che con la scusa di sotterrare spazzatura hanno consentito anche di sotterrare rifiuti speciali fortemente pericolosi che hanno contaminato le falde acquifere.

Questi signori, non hanno mai effettuato convenzioni con i consorzi di filiera, pertanto la raccolta differenziata degli anni precedenti è stata sempre finta, si conferiva tutto in discariche di amici.

Certo, bisognava cominciare, ed è risaputo che qualche disfunzione sarebbe venuta fuori, bisognava farlo, però, e ieri, a fronte della demagogia dei vari Sorbello & company, si sono avute risposte rassicuranti dall’attuale sindaco e della sua amministrazione. Aspettiamo ancora qualche giorno e vedremo decollare finalmente la raccolta differenziata.

Purtroppo, ancora una volta, ieri è andata in onda la demagogia del duo Sbona-Sorbello. A condannarli non sono certo gli argomenti (sarebbe chiedergli troppo, e comunque ognuno ha i propri) ma un linguaggio che una volta si sarebbe definito “da bar” e che oggi trova i suoi campioni nientemeno che su facebook. Perché è soprattutto dal linguaggio che si giudica un uomo. E quando si parla di politica e si scende troppo in basso non riesco a nascondere il mio pensiero.

Oggi, contro le più banali semplificazioni che riempiono la pancia ma svuotano il cervello, bisogna contrapporre la forza degli argomenti, dei fatti, dei ragionamenti. Cosa che Pippo Sorbello non fa, o forse non sa neanche fare. Ma non è il solo.

Oggi a Melilli, il filone della demagogia d’autore è più vivo che mai. Ad alimentarlo sono soprattutto quegli uomini che Sorbello ha voluto con sé, a rappresentare un’intellettualità che tale purtroppo non si è rivelata, essendosi tramutata in una esasperata ricerca di facile consenso. E così, insieme al banalissimo Sorbello, ecco Salvo Sbona che, come la Pizia dell’oracolo, diffondono il Verbo sul paesaggio, di cui, evidentemente, si sentono gli unici ed incorruttibili custodi.

 

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