Il G7 Agricoltura e Pesca 2024 non si limiti a dichiarazioni retoriche ma porti a risultati concreti.
Confeuro sta seguendo con molta attenzione gli eventi, i dibattiti e i confronti che stanno animando l’importante kermesse, ufficialmente partita lo scorso 21 settembre a Ortigia, in Sicilia, e che vedrà il clou dal 26 al 28 con la riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G7.
In particolare, stiamo ascoltando tanti bei propositi, tante belle intenzioni sul rilancio del settore primario e sullo sviluppo del comparto rurale, ma nei fatti concreti le difficoltà di realizzazione e di messa a terra dei progetti rimangono piuttosto evidenti. Dunque auspichiamo davvero che da questo G7 fuoriesca la “cultura del fare”, e che tutti gli attuali protagonisti che stanno discutendo delle problematiche del settore – e non sono pochi – trovino un sistema concreto ed efficace a livello nazionale, europeo e globale, per concretizzare i buoni concetti e i tanti desiderata di questo G7 perché l’agricoltura e i suoi piccoli e medi produttori non possono più aspettare: bisogna agire per tempo, passare, ad esempio, dal concetto dell’emergenza a quello della prevenzione. Insomma, Confeuro sollecita un G7 concreto ed efficiente, che avvii un percorso tangibile in azioni che possano effettivamente supportare il settore agricolo, proteggere l’ambiente, assicurare la sicurezza alimentare, contrastare il cambiamento climatico, e tutelare realmente i diritti delle piccole e medie imprese agricole”.
Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.
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