La recente esperienza politica suggerisce che la nuova generazione di politici di primo pelo è destinata ad esaurirsi rapidamente. Una generazione di finti leader vittime della fast politics, della velocità finalizzata al consenso nel brevissimo termine che obbliga a trascurare – e talvolta a dimenticare completamente – il lungo termine facendo nascere così il paradigma di Icaro, così definito.

La fast politics, quando è sapientemente governata e diretta, porta un consenso elevatissimo nel breve termine. Qualcuno in questo ultimo tempo sta manovrando l’ultima arrivata a Palazzo D’Orleans Daniela Ternullo che sta cercando di far suo il paradigma di Icaro. Spesso, tale politico che “si avvicina al Sole”, e lo fa troppo in fretta, rischia di bruciarsi in modo clamoroso, perché è facile deludere le aspettative quando le asticelle si alzano troppo in alto al di sopra della proprio portata. Questa la ragione di tante eclissi politiche recenti.

Infatti la Ternullo oramai ci ha abituato alle proprie dèfaillance.

Ultimamente a proposito del parco giochi di Melilli ha dichiarato di essere riuscita a sbloccare i fondi regionali dando via ai lavori. Invece, il parco giochi era a Città Giardino e si sta realizzando con i soldi del comune, la regione lo sta co-finanziando solo al 30%. Poi ne spunta un’altra …la regione cancella 4 milioni di euro per la maremonti e la manutenzione della Villasmundo/Carlentini. Finanziamento perso e recuperato dopo il dissenso della giunta Carta. Ma lei con grande faccia di “Tolla” si presenta ai giornalisti asserendo che aveva fatto si che il finanziamento venisse recuperato.

Adesso ancora una uscita farlocca l’onorevole melillese a proposito del porto di Augusta, il 7 dicembre 2020 La Ternullo afferma che: “Sulla vicenda relativa al porto Hub di Augusta, che in queste ore viene sollevata da Lorena Crisci, della Cgil, vorrei tranquillizzare tutti: Augusta sarà porto Hub. Non lo dico solo io, – sostiene la Ternullo,- ma lo ha fatto l’assessore Marco Falcone nella sua recente visita in provincia di Siracusa“.

Ancora palate di bugie a iosa comunicate dalla Ternullo e vendute come verità, al punto tale, che il Sindaco di Augusta Giuseppe Di Mare è intervenuto pesantemente contro il governo Conte, il ministro dei Trasporti Paola De Micheli, il governatore della Sicilia Nello Musumeci, l’assessore regionale Marco Falcone e al presidente dell’Autorità portuale del mare di Sicilia orientale Andrea Annunziata, con una presa di posizione energica attraverso una richiesta formalmente inviata ieri dallo stesso sindaco insieme alla sua giunta presenziata dall’assessore al Porto Tania Patania e dal suo consulente per gli affari legali Gianluca Galofaro, il quale vuole conto e soddisfazione del perché il porto megarese è stato escluso dai fondi europei.

Ancora una volta “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”

 

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