Il Carnevale è la festa più allegra dell’anno, impossibile non amarla! Anche se tutti lo festeggiano, sono pochi quelli che però conoscono il suo vero significato. Questa festa, infatti, è molto più che un’occasione per sfoggiare maschere divertenti e fare scherzi. Scopriamo insieme le sue origini. Il Carnevale ha origini molto antiche. Pare, infatti, che derivi dai Saturnali, dalle feste pagane dell’antica Roma, durante le quali, oltre ad offrire sacrifici agli Dei, si sovvertiva il normale ordine sociale, lasciando liberi gli schiavi per qualche ora, per dedicarsi a sfrenati festeggiamenti. Con l’avvento del Cristianesimo, queste feste non sono state abbandonate, anche se il loro significato è cambiato e sono diventate un momento per divertirsi prima della Quaresima, il periodo dell’anno dedicato alla purificazione in vista della Pasqua.

Fra gli appuntamenti laici di maggior rilievo, nel corso dell’anno, spicca il Carnevale di Melilli, che vanta una tradizione antica e consolidata.

Il primo carro allegorico melillese “Vivere, non si muore mai”, fu allestito dalla comitiva nel lontano 1936. Lo scoppio della guerra d’Africa, prima, e della seconda guerra mondiale, poi, interruppero forzatamente questa tradizione. Fu solamente nel 1958, con l’istituzione da parte del Comune di premi per i carri allegorici, che si diede nuovo impulso alle festività carnevalesche. La baldoria per le vie cittadine inizia il giovedì grasso con la sfilata di Re Carnevale accompagnato da gruppi mascherati. Il sabato pomeriggio sfilano i bambini in maschera di età compresa fra i 3 ed i 6 anni. La domenica pomeriggio sfilano per il primo giorno i carri allegorici che da Piazza Don Bosco raggiungono Piazza San Sebastiano. Il lunedì pomeriggio è il turno delle comitive, che gareggiano indossando abiti sfarzosi ed eleganti rappresentando temi di attualità o di burla politica locale e nazionale. Martedì, poi, è la serata finale in cui sfilano i carri allegorici (e la neo categoria minore dei minicarri), allestiti da veri artisti del ferro e della cartapesta, che, per bellezza delle figure e la spettacolarità dell’insieme, possono gareggiare, senza timore reverenziale, con quelli dei centri più pubblicizzati. Le manifestazioni in onore del Re Burlone, che coinvolgono giovani e meno in una sana competizione, si concludono nella giornata di martedì con la premiazione dei migliori gruppi in maschera e dei migliori carri allegorici che hanno preso parte al concorso. Quest’anno abbiamo voluto conoscere le varie comitive che si fanno carico dell’organizzazione e dell’allestimento dei vari carri che sfilano a Melilli e che grazie a loro questa antica tradizione riesce ancora oggi a farsi rispettare portando in alto la creatività dell’ingegno melillese che vanta oramai 61 anni di tradizione.

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