Una protesta della disperazione quella di stamattina andata in scena davanti al tribunale di Siracusa. A metterla in atto Nicoletta La Bella, la presidente della cooperativa per minori non accompagnati Maria Ausiliatrice di Melilli. La signora lamenta l’ostruzionismo subìto da anni contro di lei da parte di alcune assistenti sociali del comune di Melilli.

Nicoletta La Bella non è nuova a manifestazioni di questo tipo, già da mesi denunciava tale fenomeno, sostenendo che alcuni dirigenti di settore sono diventati sordi alle legittime richieste da lei stessa sostenute. Ella sta subendo una sorta di Stalking e abuso d’ufficio da parte del Comune di Melilli. La Bella asserisce che da molto, nonostante, le molte denunce fatte contro il comune di Melilli, l’ostruzionismo continua imperterrito – “speravo, sostiene la Sig.ra La Bella nell’intervento degli organi competenti, procura compresa, ma niente si muove”.

L’Abbiamo intervistata stamani davanti al Tribunale di Siracusa: “tutto questo avviene perché io sono stata citata come testimone in un processo – dichiara la signora La Bella – che dovrebbe vedermi a giorni contro una cooperativa nata qualche tempo prima della mia, la cooperativa si chiama Provvidenza ed è gestita dalla Signora Ciulla, ex compagna del consigliere ed onorevole ed ex sindaco Pippo Sorbello, il quale, insieme a questa signora, sono stati rinviati a giudizio”.

Secondo Lei allora vogliono ammorbidire la testimonianza che dovrà fare contro Sorbello e la Sig.ra Ciulla?

“Probabilmente si, ma si sappia che dirò tutto quello che so senza fare sconti a nessuno, per questo sono diventata scomoda e stanno tentando di farmi fuori e farmi fallire, io voglio lavorare onestamente, vorrei pagare gli stipendi regolarmente ai miei dipendenti, ma purtroppo non è possibile, io non ho dietro le spalle mafiosi da mantenere, come è venuto fuori dall’indagine “Roma Capitale”, io vorrei vivere onestamente senza riciclare denaro sporco, come, purtroppo, ed oramai si sa che, nella stragrande maggioranza dei casi avviene. Io voglio i miei soldi, quelli che mi appartengono senza se e senza ma”.

Abbiamo saputo che dopo la nostra intervista è intervenuto il procuratore del Tribunale di Siracusa Paolo Francesco Giordano, il quale ha fatto interrogare dalla Polizia del tribunale stesso la Sig. La Bella e le due dipendenti che hanno protestato insieme a lei. Al momento non sappiamo cosa sia successo ma crediamo che di fronte a tale gesto forte un qualche fascicolo contro il comune di Melilli sia stato aperto.

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