A seguito dei post pubblicati su facebook  dai signori Sbona siamo stati costretti a denunciarli per calunnia. In questi ultimi giorni sui social abbiamo avuto la sorpresa di trovare i seguenti scritti, il primo diffuso dalla signora Evelyn Saraceno che commentava l’articolo del consiglio comunale del 6 ottobre, che così declamava:

Proprio lei mi viene a parlare di perbenismo??? Che ne pensa se cominciassimo a parlare dei soldi che la sua consorte, la Dott.sa Nicotra, ha ricevuto per le svariate consulenze in ambito ambientale fatte per conto del Comune e dei finanziamenti ricevuti per il Centro Frisone mai entrato in funzione??? Di cosa si scandalizza se è complice allo stesso modo, o forse ancor di più, del consigliere nominato dal Presidente del Consiglio dello sperpero di soldi pubblici??? E non mi venga a raccontare che nel periodo in cui scriveva per nome e per conto del Comune di Melilli lo faceva per puro spirito caritatevole!!! Lei, insieme alla sua consorte ha beneficiato dello sperpero di denaro pubblico che oggi vorrebbe denunciare”.

Il secondo scritto proprio dal presidente del consiglio in persona, dedicato sempre al sottoscritto e consorte così recitava:”A Melilli ormai quello che conta per tutti gli aspiranti Sindaci è sparare contro tutto e tutti. Fomentare l’odio, sobillare le persone, cavalcare la disperazione delle persone per conquistare la poltrona.

All’immigrato Arturo Andolina dico solo di stare sereno perché quando i melillesi scopriranno chi è e quale interesse spinge lui e la consorte a fare e dire di tutto pur di raggiungere l’obiettivo potrà cercarsi un altro comune da saccheggiare ed altri cittadini da ingannare, come ha sempre fatto …”

Penso che codesti signori per affermare tanto contro me e la dott.ssa Nicotra debbano avere per le mani tanti e tali documenti che possano provare le diffamazioni rivolte contro di noi, e, che, eventualmente, gli dovranno servire a loro discolpa quando saranno chiamati in Procura per dimostrare le infamità sostenute.

Una cosa è certa, come si suol dire dalle nostre parti, “Aria netta nun si scanta re trona”.

Per questa ragione siamo stati costretti a querelare dai Carabinieri di Melilli proprio ieri 12 ottobre 2016 i coniugi Sbona e la consorte Saraceno. I signori dovranno dimostrare al magistrato quali e quanti finanziamenti abbiamo ricevuto per il centro Frisone, che è sempre stato ed ancora è di proprietà del comune e di quale sperpero di denaro pubblico abbiamo beneficiato e di quali e quanti comuni il sottoscritto ha saccheggiato.

Evidentemente questi signori e specificatamente il Sig. Salvo Sbona hanno perso la testa, sanno di non avere più scampo, i cittadini oramai si sono fatti le loro convinzioni e sanno pure che alle prossime elezioni, potranno, forse, essere votati dai loro parenti più vicini e dei tanti lacchè che gravitano attorno a loro, e di quanti che, fino ad ora hanno fatto affari con le amministrazioni da loro governate.

E’ da molto che hanno sciolto i cani contro Mara Nicotra, la candidata sindaca di Alternativa Libera, ed, anche, contro il sottoscritto che la sostiene nella qualità di marito e presidente di AL (Alternativa Libera di Melilli) attraverso il blog “il Ponteweb” .

Noi siamo e saremo sempre i paladini della legalità e già da molto tempo abbiamo provveduto a fare tutta una serie di querelare, iniziando proprio quest’anno nel mese di gennaio del 2016 con il dott. Remo Ternullo per minacce di morte ricevute tramite SMS, a seguire il sig. Sebastiano Guastella per pubbliche diffamazioni pronunciate allo scorso consiglio comunale de 3 Agosto 2016; ed ancora, giorno 26 settembre 2016 i coniugi Midolo, genitori del consigliere Salvatore Midolo per l’aggressione fisica rivolta alla dott.ssa Nicotra durante una riunione nella delegazione di Città Giardino, ove abbiamo fatto emergere le menzogne raccontate proprio dal figlio (attuale consigliere di maggioranza) Salvo Midolo, in merito agli insediamenti di strutture per l’accoglienza degli extracomunitari a Città Giardino. Abbiamo provveduto, infine, a denunciare il sig. Vincenzo Katia Di Mare, sempre nello stesso giorno (26 settembre 2016).

Domani denunceremo ancora una volta il sig. Salvo Sbona attuale presidente del Consiglio, per le ulteriori calunnie profferite a mezzo facebook, oggi, laddove vuole far credere come se la Nicotra avesse riscosso cifre astronomiche ricevute dallo stesso comune nel lontano 2005, quando invece, la stessa, essendo agente di Italia Net (a quel tempo) se li è guadagnati ”legittimamente” come asserisce lo stesso Sbona, allora ci chiediamo, però, se era legittimo perche tanta diffamazione? Cosa vorrebbe asserire il sig. Sbona? Se guadagnarsi il pane come agente di una qualsiasi società di marketing, per il sig. Sbona, sarebbe rubare, beh, mi chiedo da quali personaggi siamo governati? La Nicotra, come provvigione per il contratto sottoscritto tra Lucas e il comune, dalla società di Italia Net, ha guadagnato la “astronomica” cifra di 800,00 euro e non 77 mila euro dal comune come dice qualche servo sciocco strumentalizzato dai miei avversari politici.

Se per il presidente Sbona proporre Lucas al posto di Enel (per avere un risparmio energetico) al comune di Melilli significa rubare di cosa avrebbe dovuto vergognarsi la Nicotra?

Sig. Sbona, Lei per portare avanti gli interessi della sua famiglia, a proposito del centro di accoglienza che sua sorella spera di aprire in zona Torre, nel corso del consiglio comunale sentendosi attaccato dai consiglieri che attualmente sorreggono l’amministrazione Cannata non ha esitato a dire pubblicamente di sperperi consumati qualche anno addietro dagli attuali consiglieri suoi avversari politici.

Lei ha dichiarato che per le progettazioni della piscina comunale sono stati spesi euro 84 mila, per la scuola di via Matteotti 64 mila euro, 168 mila euro per la progettazione di Piazza del Carmine, 49 mila euro per via Emilio Prazio (grande artista melillese, che da morto si starà rivoltando nella tomba), 41 mila euro per via Parroco Fiorilla, dulcis in fundo, 128 mila euro per la progettazione dell’area P.I.P.

 Quale è stato il motivo di tale esternazione? A questo punto gli chiedo: se attraverso tale esternazione, ha voluto far sapere come alcuni hanno lucrato soldi al comune, perché non lo ha fatto prima? Ed ancora: se si era convinto che sono state commesse irregolarità per tali e tante parcelle pagate a professionisti come mai non l’ha denunciato dai Carabinieri ed in procura?

Mi pare che Lei è amministratore di codesto comune da più di 8 anni, a questo punto se non ha denunciato forse ella stesso ne era complice, e se non lo era perché ne parla solo ora?

Perche non si è messo di traverso per non consentire, a questo punto sì, il saccheggio del comune di Melilli?

 Resti sereno sig. Sbona, tanto il suo destino e quello della coalizione della quale fa parte è già segnato, i cittadini melillesi hanno capito tutto e vedrà che nonostante gli affanni che sta producendo per restare a galla, affonderà insieme ai suoi tanti amici, e qui ci sta veramente, amici di merenda.

 Sig. Salvo Sbona sappi che: “ La calunnia non distrugge l’uomo onesto, poiché passata l’inondazione la pietra riappare”.

Attendiamo il prossimo calunniatore per far ancora un salto dai Carabinieri e denunciare.

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