Le dichiarazioni della Nicotra dopo l’aggressione:

“Mi hanno sempre insegnato che la violenza è la virtù dei trogloditi che non riuscendo a farsi valere col dialogo e il confronto utilizzano le mani pensando di intimorire l’avversario. Questi mezzucci, ovviamente meschini e da bassi fondi, non attecchiscono più tra la gente perbene e culturalmente preparata che combatte i violenti con la legalità e l’indifferenza. Sono stata sempre in mezzo alla gente a battagliare in prima linea per giuste cause: dall’inquinamento ambientale alla guerra del Golfo, quindi se adesso sto vicina agli amici di Città Giardino nel battagliare contro chi pensa di trasformare questa frazione in un centro immigrati come Mineo questa volta se la vedrà pietre pietre. Non è possibile che pseudo imprenditori pilotati da politici Melillesi cercano di fare business nel proliferare a Città Giardino ma anche a Melilli altri centri di accoglienza immigrati. Non sono razzista ma a tutto c’è un limite. Qualcuno dimentica che il popolo è sovrano e se i cittadini di Città Giardino non vogliono più l’apertura di altri centri immigrati è un loro santo e sacro diritto da rispettare”. Lo hanno sempre fatto rilevare alle autorità sin dal 2014 anno in cui nacque nella frazione“La Zagara”. Auspico al comune di Melilli di non rilasciare più pareri favorevoli per l’insediamento di queste strutture, e per quanto mi riguarda, di far firmare quanto prima possibile ai cittadini una petizione popolare da inviare al prefetto, in cui si faccia capire che nel nostro territorio c’è già un esubero di immigrati che sta diventando difficile da gestire proprio perché il numero non è proporzionale ai residenti, quindi sarebbe opportuno accoglierli in altri paesi laddove non esistono ancora centri immigrati”.

 Il fatto:

 Venerdì 23, nei locali della circoscrizione di Città Giardino, nel corso di un incontro pubblico in cui si protestava alla amministrazione di Melilli l’ennesima prossima apertura di un centro di accoglienza per minori, si è consumata una ignobile aggressione contro la dottoressa Mara Nicotra candidata sindaco di Alternativa Libera di Melilli targata “Coniugi Midolo”, genitori del consigliere Salvo Midolo, già assessore all’urbanistica al comune di Melilli.

Oltre ad un folto numero di cittadini residenti erano presenti gli assessori: Enzo Coco (Vice sindaco), Sebastiano Gigliuto e Daniela Ternullo, ed i consiglieri: Nuccio Scollo, Giuseppe Carta, Tommaso Cannella, Santo Scibilia, Salvo Midolo e il delegato della circoscrizione Giuseppe Corradino.

La riunione, iniziata alle ore 19, ha assunto una brutta piega per via dei cittadini che giustamente protestavano contro l’Amministrazione di Melilli accusandola di fare nulla o quasi per far cessare il continuo proliferare di edifici per accoglienza di migranti extracomunitari. Nuccio Scollo, insieme agli altri, facenti parte della maggioranza che governa l’amministrazione assicurava i cittadini che il sindaco aveva fatto sapere al Prefetto di Siracusa di non essere d’accordo di insediare nel piccolo borgo di Città Giardino, ma neanche a Melilli, altri 60 migranti, dicendogli anche di farli ospitare in altri paesi dove non c’è esubero di tali persone. Nel contempo, Nuccio Scollo sollecitava il consigliere comunale Salvo Midolo (PD), di farsi parte attiva nei confronti del presidente del consiglio Salvo Sbona (PD), oppositore di questa amministrazione, e facente parte insieme allo stesso Midolo, del gruppo Sorbello, ad indire in maniera urgente un consiglio comunale con all’ordine del giorno la protesta dei cittadini di Città Giardino.

Nello stesso momento, in cui veniva fatta tale proposta, i cittadini, forti dalle prese in giro ricevute dalla amministrazione Cannata hanno cominciato a rumoreggiare.

Arturo Andolina (presidente di Alternativa Libera di Melilli), propone, all’amministrazione attiva, un incontro urgente con il prefetto Armando Gradone insieme ad una delegazione di cittadini, in modo da far capire al prefetto stesso che gli abitanti di Città Giardino sono contrari a nuove aperture nel loro territorio di altre case di accoglienza. Tale proposta, e non si capisce il perché, è stata violentemente contestata dal padre del consigliere di opposizione (ex maggioranza) Salvo Midolo, il quale accortosi che Mara Nicotra stava filmando tutto, ha inteso alzarsi e posizionarsi davanti all’IPAD della Nicotra, dandole le spalle, impedendogli le  riprese già iniziate, tra l’altro durante la seduta. Al presidente di Alternativa Libera di Melilli, Arturo Andolina, è venuto spontaneo dire a Midolo di essere serio e spostarsi dalla posizione assunta considerato che non permetteva alla Nicotra di continuare le altre video registrazioni, ma, nello spostarsi, il Midolo inciampa nella sedia di un diversamente abile presente e ruzzola a terra.

In quel momento i genitori del Midolo si scagliano addosso ad Andolina aggredendolo e passando alle vie di fatto.

La Nicotra, per proteggere il marito, cercando di fermare i due energumeni, viene picchiata anche lei con sberle, spintoni e zoccolate in testa da parte e soprattutto della mamma del consigliere Midolo.Tolti dai cittadini dalle mani dei due violenti, marito e moglie si recano in ospedale.

La Nicotra ha riportato trauma cranico e toracico da percosse e dopo essere stata sottoposta a TAC alla testa e alla radiografia al torace, alle tre di notte è stata dimessa.

 

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