Il gioco politico delle parti vuole l’alternarsi di idee e proposte, attacchi e soprattutto soluzioni, ma ci si rende purtroppo conto che ultimamente i consiglieri di opposizione, con atteggiamento alquanto perentorio, denigrano l’operato della maggioranza e come un copione scritto non riescono mai a trovare un punto nel quale convergere.

Sembra quasi un disco rotto, che ripete perennemente la solita solfa. Un atteggiamento poco costruttivo, proprio da coloro che si vantavano di essere la migliore soluzione politica per questa città.

Oggi, tra le tante illazioni, alla maggioranza viene additata la colpa dell’aumento delle aliquote o come volgarmente le definiscono “Tasse”.

E’ doveroso ripercorrere le tappe con le carte e con la giusta informazione, per far capire che spesso l’opposizione propaganda notizie false, al solo scopo di creare scompiglio e malumore al cittadino.

Ogni parola è storpiata e ogni frase è capovolta. In questi giorni, gira la voce che i pentastellati abbiano aumentato al massimo le aliquote, in particolare la TA.RI. Purtroppo qualcuno della minoranza si è dimenticato di un Consiglio comunale avvenuto il 30 ottobre 2012. Quel consiglio (ricordando che è lo stesso sciolto per presunte infiltrazioni mafiose), che ha visto al governo della città il commissario La Mattina, è costretto a dover votare niente poco di meno che l’aumento delle aliquote. Erano presenti, guarda caso, tre consiglieri che oggi siedono all’opposizione: Aviello, Tripoli e Di Mare.

I primi due votarono favorevole a tale provvedimento.

E in particolare Tripoli, con la sua solita dialettica dello scarica barile, dava fiducia sempre a coloro che ne sapevano di più  in materia (o forse obbediva semplicemente agli ordini di coalizione); Di Mare, il bastian contrario per eccellenza, che puntualmente sfoggia una loquacità da libro da cucina, capace di rigirare i pochi ingredienti delle sue accuse e sfornare una pietanza da grand gourmet, si opponeva per due ragioni: la prima riguardava il fatto che tali aumenti avrebbero colpito indiscriminatamente ogni fascia e reddito della città (affermazione  abbastanza condivisibile anche se fuorviante ai termini di legge, dato che si preannunciava un “pre-dissesto”),  la seconda motivazione verteva proprio sulla mala gestione dell’ente da parte di una amministrazione scellerata.

Oggi questi soggetti invece raccontano altro alla gente. Il passato non fa più testo perché ogni colpa è “grillina”, e si sono dimenticati di dire che tra 4 anni, finita la procedura di dissesto, le aliquote torneranno a scendere.

L’unica cosa da precisare, per una corretta informazione, è l’aumento del 5% relativo al costo del conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani. Neanche in questo caso la minoranza avrebbe ragione perché questo aumento è stato spalmato nel settore della grande industria e in quello della grande distribuzione organizzata. Questi stessi consiglieri di opposizione però dimenticano facilmente e infatti omettono che la rimodulazione delle aliquote di questa amministrazione ha permesso un risparmio fino al  30% in alcuni settori come le attività commerciali e i piccoli operatori economici che sono il cuore pulsante di questa città.

 

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