Sono passati appena due giorni da quando Cannata dichiarava in un quotidiano locale che avrebbe aspettato fino a giorno 11 gennaio (data in cui sarà discussa la sfiducia) con estrema serenità.

Nell’articolo si cimentava in previsioni nefaste per i firmatari della sfiducia, azzardando dichiarazioni del tipo: “Vedo i miei oppositori in uno stato di nervosismo al punto tale che anche questa volta sono sicuro che la sfiducia non ci sarà”.

Evidentemente Cannata & soci (uso soci e non alleati, per definire la strana maggioranza che gli regge bordone, che altro non sono che i peggiori consiglieri comunali della storia melillese, questi, infatti, non sono altro che soci in affari), stanno consumando giorno dopo giorno le vendette più aberrante contro chiunque del personale reputano amici degli avversari.

Ci sarà tempo dopo la sfiducia per rendere pubblico il dossier che abbiamo preparato, contenente tutti gli abusi commessi contro terzi e a loro favore.

Questo gruppo di nani, vallette, ballerine e voltagabbana, che con una conversione a 360 gradi sono passati dalla opposizione più becera al sostegno incondizionato volto al tentativo di fare affari alle spalle della gente che ancora crede nelle istituzioni, deve essere spazzato via.

Cannata sa che mancano sei giorni alla fine della sua avventura e non si rassegna. Sguinzaglia i suoi “Bravi”, offrendo il quarto assessorato a più di uno che oramai è noto e collocato nella cerchia dei quattordici che lo manderanno a casa. Ricevendone risposte schifate.

Vergogna! caro Cannata, vergogna!

Da quando sei entrato non hai fatto altro che ricattare dipendenti, dirigenti, e collaboratori. Non sai più a che santo votarti.

Tutto quello che hai fatto ti si è rivoltato contro ed ha colpito anche i tuoi vicini alcoliti e compagni di merende.

Sappiamo pure che un professionista, noto per le ultime due ultime campagne elettorali, straperse contro le coalizioni di Sorbello, egli si è messo al servizio di Cannata.

Riflettiamo un attimo, oramai Cannata e peones sono alla canna del gas, qualsiasi iniziativa intraprendono viene smascherata prima ancora di metterla in atto.

Il gruppo che lo sostiene, e lo stesso sindaco sono in un angolo, sembrano pugili suonati, la pazzia che li pervade li ha fatti diventare masochisti, pensando di diventare così agnelli sacrificali per apparire vittime. Ma quando mai?

I cittadini non vedono l’ora che questi vengano spazzati via poiché hanno constatato che mai nella storia melillese la casa comunale avesse toccato il fondo come in questo periodo.

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